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Tavolo di raccolta firme: quale materiale portare? – 3 di 3

Nei due precedenti post abbiamo visto quali documenti servono per organizzare un tavolo di raccolta firme in un luogo pubblico e come scegliere la posizione migliore. Ora vediamo cosa dobbiamo portare al tavolo per massimizzare le opportunità di coinvolgimento delle persone che ci incontreranno in strada.

1. Il Tavolo, i volantini e i manifesti

Procuriamoci uno o più tavoli sufficientemente grandi da permettere a più persone di scrivere contemporaneamente, facendo però attenzione alla superficie massima per cui siamo stati autorizzati. Al tavolo dovremo avere i volantini – che ci serviranno ad attrarre persone – e i manifesti o le bandiere. Il tavolo deve essere adeguatamente addobbato per rendere visibile cosa si sta facendo anche da lontano, ecco perché i manifesti, stampati o fatti a mano con cartoncino e pennarelli, sono fondamentali.

2. I moduli

Essendo il tavolo finalizzato alla raccolta firme, naturalmente dobbiamo portare i moduli. Questi in alcuni casi, a seconda del tipo di raccolta firme che stiamo facendo, devono essere precedentemente vidimati. Portiamone più del necessario. Al tavolo potremmo incontrare persone disponibili a raccogliere firme in autonomia che poi ci riconsegneranno i moduli riempiti al tavolo successivo.

3. Le penne

Sembra stupido ricordare di portare le penne, ma non lo è. A chiunque abbia dimestichezza con questo genere di iniziative, sarà capitato almeno una volta di arrivare al tavolo e accorgersi di non avere nemmeno una penna in tasca. Dobbiamo portarne in numero elevato! Un po’ perché i firmatari spesso se le portano via inconsapevolmente, un po’ perché – soprattutto nei periodi invernali – non è difficile doverne scartare parecchie prima di trovare quella che funziona.

4. La scatola per la raccolta dei contributi

Se qualcuno firma la vostra proposta o petizione, nella maggior parte dei casi sarà felice di contribuire anche economicamente. Chiedeteglielo e preparate una scatola in cui inserire gli spiccioli che vi lasceranno. Per costruirla basta una semplice scatola delle scarpe: fate una fessura sulla sua sommità e rivestitela. Sul davanti scrivete “Contributi”. E’ importante chiedere ad ogni firmatario un contributo. Vinti i primi timori, vi accorgerete che le persone apprezzano le iniziative autofinanziate e sono felici di sostenere anche economicamente le battaglie popolari che condividono.

5. Il modulo di raccolta dei volontari

Alle persone che sembrano più interessate, chiedete se vogliono aiutarvi a raccogliere le firme. Se lo chiedete – e questo è il presupposto fondamentale-, sicuramente troverete qualche disponibilità. Quindi preparate un modulo a parte in cui inserire tutti i nomi e i recapiti dei nuovi volontari. Una volta tornati a casa chiamateli e iniziate a mantenere un rapporto costante con loro.

6. L’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico

Così come per le penne, anche l’OSP e il preavviso alla Questura sembrano cose scontate, eppure spesso ce ne si dimentica. Mi raccomando, teneteli sempre a portata di mano. I Vigili Urbani potrebbero richiederveli.

7. Qualcosa da bere e da mangiare

Dovete iniziare a fare l’equazione “tavolo di raccolta firme = divertimento”. Se stare al tavolo diventa un peso, cala la motivazione e la determinazione nel raggiungere l’obiettivo. Dovete considerare i vostri tavoli anche come dei ritrovi sociali tra volontari. Dei biscotti, delle pizzette, delle bibite? Portate quello che volete, cosa portereste a una festa?

8. Il cellulare

Il cellulare non serve a fare chiamate o chattare mentre si raccolgono firme, ma servono a rendere social e virale il vostro tavolo: fate foto tra volontari, fate foto ai firmatari mentre sottoscrivono la vostra proposta o mentre stanno in fila ad aspettare, fate foto ai volontari che parlano con le persone. Fate foto e una volta tornati a casa promuovetele nei vostri canali dando l’appuntamento al tavolo successivo!

Con questo elenco di materiale necessario per un tavolo di raccolta firme, si conclude il “vademecum” per l’organizzazione dei tavoli. Tanti di voi hanno come me esperienze sul campo, per questo sono curioso di sapere la vostra.

In attesa dei vostri commenti, vi do appuntamento a mercoledì per approfondire il campo della ricerca dei volontari!
Autore: Matteo Mainardi